BIOPSIE
Lesioni e tumori delle mucose orali: diagnosi e prevenzione
Uno degli obiettivi principali dell’odontoiatra è quello di diagnosticare precocemente le lesioni neoplastiche e preneoplastiche intraorali.
Le lesioni fondamentalmente più a rischio possono essere identificate come lesioni bianche o rosse. In queste lesioni abbiamo alterazioni geniche, causate da esposizione a vari fattori cancerogeni, che si esprimono in alterazioni del turn over cellulare. Occorrono numerose alterazioni geniche (cellule displastiche) per arrivare alla trasformazione maligna evidenziabile tramite biopsia.
L’incidenza del carcinoma squamoso del cavo orale è in crescita nei paesi occidentali (ottavo per mortalità) ed esita in gravissimi problemi funzionali ed estetici in chi ne subisce l’ asportazione chirurgica. Il nostro unico ma fondamentale vantaggio è quello di poter essere diagnosticato precocemente e può in certi casi essere addirittura previsto. Importantissimo diventa quindi il monitoraggio costante delle lesioni preneoplastiche classificate e codificate con precisione dalla comunità scientifica internazionale OMS , come ad esempio le Leucoplachie ed il Lichen Planus.
I fattori predisponenti più conosciuti sono il fumo, l’alcool, le disvitaminosi A-C ,alcuni virus come papilloma ed herpes virus, l’esposizione prolungata ai raggi Uv ,l’ iposideremia, traumi frizionali da protesi o otturazioni incongrue. Evidentemente la prevenzione deve andare verso la rimozione dei fattori di rischio ad oggi conosciuti.
Aspetti clinici
Quando un paziente avverte un alterazione delle mucose che non guarisce , o che comunque non si modifica in breve tempo (pochi giorni) deve sottoporsi ad una visita specialistica. La lesione maligna può esordire come una papula o come un nodulo duro al tatto. La lesione può progredire o con aspetti vegetanti, o con aspetti ulcerativi ,e l’ulteriore evoluzione può variare da zona a zona. Nella maggior parte delle volte la lesione esordisce con un nodulo od un ulcera e le zone con prognosi peggiore sono il pavimento della bocca e il dorso della lingua.
Prognosi
Attualmente la sopravvivenza a 5 anni del carcinoma orale non supera il 60 %. Infatti questo tipo di tumore ha come caratteristica quella di sviluppare nuovi tumori sia nella stessa sede che a distanza dalla sede primitiva nelle zone ad essa limitrofe (CANCERIZZAZIONE A CAMPO).
Negli ultimi anni la biologia molecolare sta studiando alcuni markers presenti all’interno dalle cellule i quali sono in correlazione con la malignità delle lesioni, quindi danno indicazioni sulla loro evoluzione e su una eventuale asportazione.
Gli sforzi dei ricercatori vanno sicuramente nella direzione di una diagnosi sempre più precoce e precisa, la quale non può prescindere da una preparazione adeguata da parte dell’odontoiatra che generalmente si confronta per primo con le lesioni orali.
Qualsiasi trattamento sarà proposto ed eseguito previo visita e valutazione da parte del professionista, per verificare l’idoneità del paziente al trattamento stesso.