Bite antirussamento: una soluzione efficace
Se russare di notte vi ha quasi portato al divorzio, l’applicazione di un bite antirussamento potrebbe essere la soluzione ideale per voi.
Oltre alle conseguenze sulla qualità del vostro riposo e quello del vostro partner, la roncopatia (definizione medica della patologia) può generare anche altri tipi di complicazioni per la salute.
Il rumore fastidioso che comunemente definiamo russare è dovuto a un indebolimento del tono muscolare del palato molle e all’arretramento della parte posteriore della lingua: questo genera un’ostruzione parziale delle prime vie aree, il passaggio dell’aria diventa difficoltoso e i tessuti molli iniziano a vibrare producendo rumore.
Per chi fosse sprovvisto di testimonianze dirette sulla propria tendenza al russamento, esiste un esame specifico: la polisonnografia, una rilevazione accurata del flusso respiratorio durante il sonno.
Trascurare il problema potrebbe nel tempo portare a diversi tipi di conseguenze:
- cardiocircolatorie (pressione alta, diabete, alterazioni del ritmo cardiaco);
- odontoiatriche e maxillofacciali (malocclusioni, gengiviti, alitosi);
- dermatologiche (pelle secca, eczemi);
- otorinolaringoiatriche (riniti allergiche, sinusite).
Intervenire per tempo applicando un semplice bite antirussamento può essere determinante per la salvaguardia della salute e di un’eventuale relazione di convivenza.
Il bite antirussamento è un dispositivo ortodontico, di solito in resina trasparente, da porre tra le due arcate dentarie, che permette, una volta indossato, di riposizionare la mandibola e favorire una corretta occlusione da cui consegue il rilassamento muscolare e l’impedimento dell’arretramento della lingua, dunque un’adeguata respirazione. Il bite antirussamento non ha nessun impatto sulla dentatura, ma deve essere necessariamente realizzato su misura in base alle peculiarità di ogni paziente, per questo motivo è sempre opportuno rivolgersi al proprio dentista.
Nei primi giorni di trattamento il bite potrebbe dare luogo a sensazioni di tensione muscolare, soprattutto al risveglio, sintomi che andranno via via annullandosi durante la prima settimana di applicazione.
Perde invece la sua efficacia se la causa del russare è dovuta ad altri tipi di patologie quali polipi nasali, riniti croniche, deviazione del setto nasale.
Ci sono in commercio diversi dispositivi “pronti all’uso” ma il consiglio di rivolgersi al proprio odontoiatra di fiducia è dato dall’estrema cautela con cui il bite antirussamento deve essere applicato. Se esistono delle complicazioni pre esistenti quali parodontite, mancanza di denti, infiammazioni gengivali, devono essere curate prima dell’utilizzo del bite, inoltre come già indicato, ogni dispositivo deve essere modellato sull’impronta dentale specifica del paziente per evitare ulteriori danni.
La roncopatia è un disturbo che può colpire anche i bambini, a tal proposito, il Ministero della Salute ha emanato lo scorso marzo le Linee guida nazionali per la prevenzione ed il trattamento odontoiatrico del russamento e della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno in età evolutiva, con l’obiettivo di dare evidenza scientifica a tale patologia e fornire raccomandazioni e indicazioni per la gestione odontoiatrica del russamento negli individui in età evolutiva.