reimpianto del dente

Reimpianto del dente: quando può essere eseguito con successo

Il reimpianto del dente è una soluzione terapeutica che si prospetta a seguito di un evento traumatico, si può però praticare solo quando coesistono una serie di condizioni. Vediamo quali.

Il trauma dentale a seguito di un evento accidentale (incidente, attività sportiva…) è un caso che si presenta abbastanza frequentemente in un centro odontoiatrico. Non sempre sono dei casi semplici, l’odontoiatra deve avere le competenze adatte per valutare il trauma in essere, ma anche tutte le implicazioni future che l’evento traumatico potrebbe avere sulla salute orale del paziente.

Le insidie infatti sono sempre alle porte perché un evento traumatico con conseguenze sui denti ha un tempo di monitoraggio di circa un anno. Intervenire sul trauma, magari anche con un reimpianto dentale, implica necessariamente un controllo costante a seguire, per esempio sulla vitalità della polpa.

In quali casi è possibile il reimpianto del dente?

reimpianto debteStatisticamente eventi traumatici che interessano i denti si verificano per il 20% sulla dentizione decidua e per il 30% sulla dentizione permanente. Le principali cause sono le seguenti: scontri con persone o oggetti, cadute, attività sportive, incidenti stradali, risse, uso inappropriato dei denti (come aprire le bottiglie).

C’è spesso una correlazione tra probabilità di trauma dentale e malocclusione, un disallineamento delle arcate dentali infatti può comportare una maggiore predisposizione all’avulsione del dente a seguito di un trauma.

La conditio sine qua non per poter procedere con un reimpianto del dente a seguito di un’avulsione dentale da trauma è la tempestività. Si definisce avulsione la condizione per cui il dente viene completamente separato dall’alveolo e dalla gengiva. In questo caso, il tessuto parodontale si divide in due parti: una parte resta attaccata all’alveolo e un’altra parte alla radice.

Nella condizione in cui può essere mantenuta la vitalità del tessuto parodontale è possibile effettuare il reimpianto del dente. Per mantenere la vitalità del dente negli istanti successivi all’evento traumatico è necessario conservare il dente in un ambiente umido:

  • soluzione fisiologica;
  • saliva;
  • latte;
  • soluzioni chimiche specifiche (al momento in commercio solo negli Stati Uniti).

La vitalità del tessuto parodontale è fortemente condizionata dal liquido in cui il dente è conservato. Se l’elemento dentale rimanesse all’asciutto, la polpa potrebbe mantenere la sua vitalità solo per poco più di un quarto d’ora. In acqua la vitalità della membrana parodontale può resistere invece fino a un paio d’ore.

Reimpianto del dente: come procedere

In base al tempo trascorso dall’avulsione del dente è possibile procedere con un reimpianto immediato.

Il reimpianto dentale immediato può essere effettuato solo quando il tessuto parodontale è ancora vitale, quindi le tempistiche per procedere all’intervento variano dai 45 minuti a un massimo di tre ore.

L’obiettivo del reimpianto del dente è quello di permettere il riattacco del tessuto parodontale ancora vivo e ripristinare in modo naturale lo stesso legamento parodontale.

Da parte dell’odontoiatra occorre un’adeguata gestione della situazione clinica del paziente, oltre a valutare le conseguenze nel tempo, prima di procedere con il reimpianto occorre eseguire una diagnostica per immagini.

L’odontoiatra dovrà valutare se l’avulsione del dente ha provocato qualche danno nell’alveolo e un’attenta analisi va effettuata anche sul dente avulso, per assicurarsi che non abbia subito dei danni (lesioni, fratture..) a seguito dell’evento traumatico.

Pertanto, in caso di incidente improvviso, raccogliere il dente, tenerlo in bocca e corre da un odontoiatra che proverà a reimpiantarlo.