Apparecchio di contenzione: come pulirlo
L’apparecchio di contenzione è un dispositivo in grado di stabilizzare i risultati della terapia ortodontica. Di fatto è un dispositivo che evita la recidiva e “educa” denti, lingua e muscoli a mantenere la posizione definita dall’apparecchio ortodontico.
Cos’è un apparecchio di contenzione
Dopo la terapia ortodontica, rimosso l’apparecchio, c’è la tendenza dei denti e dei tessuti a riposizionarsi nella loro posizione originaria. Per mantenere l’allineamento ottenuto si opta dunque per un apparecchio di contenzione.
Si può ottenere l’effetto di contenzione non rimuovendo l’apparecchio a fine terapia e protraendo la stessa per altri mesi dopo aver raggiunto il risultato. In alternativa, dopo aver rimosso l’apparecchio ortodontico, viene applicato un apparecchio di contenzione termostampato, trasparente e rimovibile.
I materiali con cui sono realizzati gli apparecchi di contenzione sono principalmente due:
- polimeri di polietilene;
- copolimeri polipropilene/etilene.
I primi hanno una resa estetica migliore perché l’apparecchio è totalmente trasparente, mentre quelli realizzati con copolimeri polipropilene/etilene hanno una maggiore resistenza e flessibilità.
Pulire l’apparecchio di contenzione
In un recente articolo pubblicato sulla rivista The Angle Orthodontist vengono esaminate le diverse modalità di pulizia dell’apparecchio di contenzione e il loro effetto sul lungo termine.
Tra i metodi di pulizia presi in considerazione ci sono:
- Invisalign Cleaning Crystals (Align Technology, Inc.; San Jose, California);
- Retainer Brite Cleaning Tablets (Dentsply International; York, Pa);
- pulitore per dentiere antibatteriche Polident (GlaxoSmithKline; Philadelphia, Pa);
- Listerine Cool Mint (Johnson & Johnson Consumer, Inc., New Brunswick, NJ);
- 2,5% di aceto;
- ipoclorito di sodio allo 0,5%;
- perossido di idrogeno al 3%;
- acqua distillata.
Questi otto metodi di pulizia sono stati testati applicando nel lungo termine un test sulla flessione, sulla trasmissione della luce e la ruvidità del materiale.
Qual è il metodo migliore?
Dai risultati ottenuti è emersa una sola controindicazione nei riguardi della pulizia con acqua distillata perché ha potenti capacità ossidanti.
Al momento dunque non esiste un metodo migliore di un altro per mantenere intatta la flessibilità e la trasparenza dell’apparecchio di contenzione, anzi il consiglio dei ricercatori è quello di alternare i vari metodi di pulizia per garantire la resistenza dell’apparecchio nel lungo periodo.
L’apparecchio di contenzione resta un dispositivo necessario, visto che il 70% dei pazienti sono a rischio di recidiva dopo una terapia ortodontica. Al momento della sua consegna o della prima applicazione da parte dell’odontoiatra è importante spendere qualche momento in più con il proprio dentista proprio per avere delle indicazioni sulla cura dell’apparecchio e la pianificazione delle visite di controllo per il monitoraggio della terapia di contenzione.