dentifricio sbiancante

Dentifricio sbiancante e trattamento odontoiatrico

Il dentifricio, come tanti altri prodotti, è interessato da un marketing super personalizzato, sugli scaffali del supermercato sono presenti tubetti per ogni necessità: dentifricio sbiancante, per denti sensibili, antitartaro e altre varietà. Quello che promettono però non è da prendere alla lettera.

Il caso del dentifricio sbiancante

Di recente l’Autorità Italiana Garante della Concorrenza e del Mercato ha condannato alcune note marche di dentifricio per aver praticato pubblicità ingannevole, con pratiche di comunicazione scorrette.

sbiancamento dentale fai da teIn particolare sotto la lente dell’Autorità sono finiti due specifici messaggi pubblicitari:

  1. il primo riguardava un dentifricio sbiancante specifico per fumatori, il cui messaggio pubblicitario prometteva un’azione specifica contro le macchie da fumo e delle proprietà sbiancanti tali da evitarne la ricomparsa;
  2. il secondo, sempre un dentifricio sbiancante, con la proprietà di rimuovere il 90% delle macchie sui denti.

In entrambi i casi la reclame dei prodotti li presentava come prodotti sbiancanti professionali.

L’Autorità Garante a questo proposito ha ritenuto che i messaggi relativi alle proprietà dei dentifrici sbiancanti in questione, fossero non reali o comunque fuorvianti per il consumatore finale.

Le aziende produttrici potranno comunque continuare a produrre le paste dentarie, ma devono eliminare, per evitare multe salate, messaggi promozionali che li descrivono come sbiancanti professionali.

I dentifrici sbiancanti funzionano?

Un dentifricio sbiancante non sostituisce i trattamenti odontoiatrici. Quando acquistiamo un dentifricio sbiancante dovremmo avere la consapevolezza che sono una parte essenziale ma non esclusiva dell’igiene dei nostri denti.

Tutti i prodotti sponsorizzati con la dicitura “whitening” hanno ad esempio proprietà abrasive (le particelle blu spazzolamento dei dentinella pasta bianca ad esempio) o sono composti da sostanze chimiche che lucidano lo smalto.

Tali componenti che hanno solo un’azione superficiale e non sono assolutamente in grado di sostituire una pulizia profonda o un trattamento sbiancante effettuato dall’odontoiatra.

Allo stesso modo il dentifricio che promette di rimuovere placca e tartaro o di prevenire la carie non sostituisce le periodiche visite dal dentista.

Il fluoro, presente in quasi tutti i dentifrici, ha la proprietà di formare uno strato protettivo sulla superficie dello smalto del dente. La pellicola protettiva aiuta, ma non riesce a contrastare del tutto l’effetto della placca sui denti.

In altri dentifrici invece troviamo, tra gli elementi chimici, il citrato di zinco o dei pirofosfati; questi composti aiutano a limitare la sedimentazione della placca e la sua stratificazione. Anche in questo caso non si tratta dunque di eliminare il tartaro, ma di limitare la sua formazione.

Igiene orale quotidiana essenziale ma non sufficiente

Spazzolare i denti dopo ogni pasto, usare filo interdentale e collutorio, sono pratiche fondamentali per la salute del cavo orale, prevengono l’insorgere di numerose patologie, ma non sono sufficienti.

Un controllo odontoiatrico ogni sei mesi è la migliore garanzia per mantenere i denti sani.