Diabete e impianti dentali, possono coesistere?
Il diabete per molto tempo è stato tra le principali controindicazioni dell’implantologia, ma grazie agli enormi passi in avanti compiuti dall’odontoiatria, oggi ci sono le condizioni per cui anche un paziente diabetico può procedere all’inserimento degli impianti dentali.
Diabete mellito e implantologia: quali rischi
Il diabete è una patologia molto diffusa. Si registra un numero di pazienti al mondo pari a circa 400 milioni e probabilmente diventeranno 600 milioni entro il 2035. Queste le stime riportate in un rapporto della Società Italiana di Diabetologia. Il progredire repentino della malattia, sia nelle zone sviluppate che nelle aree in via di sviluppo, ha fatto sì che la prevenzione e la cura del diabete diventasse, insieme alla malaria e alla tubercolosi, una delle emergenze sanitarie su cui è concentrata l’attenzione sia dell’ONU che dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il diabete mellito comporta uno stato di iperglicemia, ossia un aumento di glucosio nel sangue. Questo disturbo comporta l’aumento dei tempi per la guarigione delle ferite e una maggiore propensione all’insorgenza delle infezioni.
Per un paziente diabetico la salute del cavo orale può essere particolarmente delicata. Chi è affetto da diabete può facilmente incorrere in gengiviti o parodontite, in primo luogo perché è più facile contrarre infezioni e in secondo luogo perché la concentrazione di zuccheri nella saliva è più alta favorendo la proliferazione dei batteri.
Se per chiunque è fondamentale non trascurare l’igiene orale, per un paziente diabetico lo è ancora di più.
Un paziente affetto da diabete che si sottopone a un intervento di implantologia può dunque incorrere in questi principali rischi:
- aumento dei tempi del decorso post operatorio;
- problemi di coagulazione e possibili emorragie;
- rischio di infezioni nei tessuti adiacenti agli impianti;
- rischio di perimplantite dopo l’inserimento degli impianti.
Chi ha il diabete deve rinunciare agli impianti dentali?
Diabete e impianti dentali in realtà possono coesistere quando siamo in presenza di pazienti diabetici con diabete compensato, ossia quando il livello di glicemia nel sangue viene tenuto costantemente sotto controllo attraverso un’adeguata terapia farmaceutica e uno stile di vita sano ed equilibrato.
Un intervento di implantologia su un paziente con diabete necessita comunque di una comprovata esperienza nel settore dell’odontoiatria, è sempre consigliato rivolgersi a un centro d’eccellenza proprio in virtù delle complicanze che potrebbero insorgere.
Il paziente diabetico che decide di sottoporsi all’inserimento degli impianti dentali deve seguire con attenzione le indicazioni del proprio medico e dell’odontoiatra, tra le quali:
- cura costante e scrupolosa dell’igiene orale;
- terapia antibiotica per prevenire le infezioni;
- pianificazioni di visite di controllo costanti nel post-intervento;
- verifica costante del livello d glicemia prima e dopo l’intervento.
Il diabete è una patologia che spesso porta alla perdita dei denti, il più delle volte proprio a causa dell’insorgere della parodontite.
L’implantologia a carico immediato, soprattutto se eseguita per via transmucosa, rimane ad oggi la tecnica migliore con cui operare su soggetti diabetici. L’implantologia transmucosa, o flapless, è una tecnica che non prevede l’utilizzo di bisturi e punti di sutura ed è in grado di garantire un approccio minimamente invasivo.
La controindicazione all’implantologia rimane per i pazienti che hanno una forma più aggressiva della patologia o in cui il livello di glicemia supera i 22 mg/dl.
Ogni caso clinico ha comunque le sue peculiarità, per questo motivo, prima di pianificare un intervento, è opportuno far valutare la propria condizione da un odontoiatra che abbia una lunga e comprovata esperienza nel campo dell’implantologia, per evitare qualunque tipo di rischio.