Infezione dell’impianto dentale: prevenzione e trattamento

Durante il convegno dell’IAO – Italian Academy of Osseointegration, tenutosi a Milano dal 19 al 21 ottobre scorso, oltre all’innovazione nel campo dell’implantologia, si è affrontato il tema dell’infezione dell’impianto dentale, della sua prevenzione e dell’eventuale trattamento.

Come si può rendere minimo il rischio di infezione di un impianto dentale?

Secondo gli esperti presenti al convegno IAO, la migliore difesa contro la perimplantite, ossia l’infezione dell’impianto dentale, è la prevenzione. Prevenire non significa solo prendersi cura degli impianti una volta inseriti, ma anche un’attenta pianificazione dell’intervento di implantologia consente di prevenire la perimplantite.

Una corretta e dettagliata pianificazione dell’intervento infatti permette di evitare quella che gli esperti del settore chiamano: perimplantite iatrogena.

Per perimplantite iatrogena si intende un’infezione dell’impianto dentale causata da un errato inserimento dell’impianto o dall’inserimento di una protesi su cui è impossibile procedere con una corretta igiene orale.

Sempre in fase di pianificazione dell’intervento, è fondamentale ricordare che potenzialmente ogni paziente che si sottopone a un intervento di implantologia è un paziente parodontale. L’attenzione verso i tessuti molli è quindi parte essenziale per la prevenzione dell’infezione all’impianto dentale. L’assenza di una gengiva cheratinizzata facilita l’insorgere della perimplantite, per questo motivo nella fase del pre-intervento è importante valutare una cura parodontale. Allo stesso modo è importante progettare una protesi che si possa facilmente pulire.

Visite periodiche di controllo per scongiurare l’infezione dell’impianto dentale

Un odontoiatra attento, al termine dell’intervento di implantologia, consiglierà la pianificazione delle visite di controllo periodiche. Molti dei pazienti, felici di aver ritrovato il sorriso, non badano a quest’aspetto o lo sottovalutano. Quest’atteggiamento, in realtà, sottopone l’impianto dentale al pericoloso rischio della perimplantite.

Il primo motivo per cui non si dovrebbe disertare le visite di controllo è pensare all’investimento economico. L’implantologia ha i suoi costi, non prendersi cura dell’impianto dentale e rischiare di perderlo significa dunque vanificare tutti i sacrifici fatti per assicurarsi l’intervento.

La garanzia sugli impianti dentali, fornita dai centri di implantologia, decade quando i problemi agli impianti dentali sono dovuti a una noncuranza continuativa del paziente. Se invece si rispetta il calendario delle visite di controllo e si seguono pedissequamente i consigli dell’odontoiatra, il centro odontoiatrico potrà farsi carico di eventuali complicazioni.

Intervenire per tempo, e questo vale per ogni tipo di patologia odontoiatrica, dalla carie all’implantologia, mette il paziente nelle condizioni di risparmiare ed evitare danni e complicanze per la salute.

Sedute di igiene profonda: quante programmarne per prevenire la perimplantite

Nella pianificazione dei controlli nel post intervento si inseriscono anche le sedute di igiene profonda. Secondo una ricerca portata avanti dal Reparto di implantologia e riabilitazione orale dell’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano e presentata al convegno IAO, la seduta di igiene profonda, allo scopo di prevenire l’infezione dell’impianto dentale, dovrebbe essere programmata ogni tre mesi e dovrebbe essere della durata di un’ora.

Indicazioni che si evincono dalle risposte date alla batteria di tredici domande sulla perimplantite somministrata a venti parodontologi e implantologi europei e americani. Lo scopo della ricerca era quello di mettere in evidenza l’esperienza clinica vista la carente letteratura scientifica sull’argomento.

Riassumendo: una dettagliata pianificazione dell’intervento e successive visite di controllo periodiche sono le due condizioni essenziali per prevenire il rischio di infezione dell’impianto dentale.