E se quel mal di testa dipendesse proprio dai denti?

Soffri frequentemente di cefalee, dolori cervicali, vertigini, ronzii auricolari e nessuno medico è mai riuscito a darti una spiegazione sulle possibili cause? Sappi che molto probabilmente a determinare tale sintomatologia è una disfunzione temporo-mandibolare di cui ignori l’esistenza. 

Ebbene, le alterazioni della posizione dentale impediscono il corretto combaciare delle arcate, e questo può indurre seri squilibri sul normale assetto delle ossa craniali e di conseguenza tensioni a livello dei muscoli masticatori da cui originano i sintomi accennati poc’anzi. Nel concreto, ciascuna modifica relativa al posizionamento delle stesse arcate costringe ad un lavoro supplementare determinate fasce muscolari, con diverse strutture nervose colpite da processi infiammatori e dolorosi.

GnatologiaMigliorare la chiusura delle arcate e ristabilire pertanto la loro corretta posizione è compito della gnatologia, branca odontoiatrica sconosciuta ai più, la quale presenta specifiche interdipendenze con diverse specializzazioni mediche, tra cui ortopedia, neurologia, otorinolaringoiatria, fisiatria.

Presso gli Studi Cirulli  siamo consapevoli di quanto le patologie temporo-mandibolari condizionino pesantemente la qualità della vita dei pazienti interessati, con un corollario di disturbi che si estendono a udito, fonazione, postura, e per questo ci concentriamo con meticolosità, competenza e professionalità per individuare e approntare le terapie più adeguate per curarle, con l’obiettivo di ripristinare il corretto rapporto di equilibrio cranio-mandibolare.

Nel momento in cui viene evidenziato, attraverso diagnosi accurata, il sussistere di alterate posizioni craniali indotte dalla mandibola, tale situazione biomeccanica richiede un adeguato quanto efficace trattamento correttivo.

La terapia principalmente utilizzata per curare i disturbi in questione si basa sull’impiego del bite, una sorta di placca in resina da indossare durante la notte – che differisce da paziente a paziente – in grado di migliorare la chiusura delle arcate dentarie e ristabilire, così, la loro posizione corretta.

Il bite serve a modificare il combaciamento fra l’arcata dentaria mascellare e quella mandibolare, riportando gli schemi posturali a una condizione di normale equilibrio e riparando a tutta quella serie di disturbi avvertiti dal paziente, il quale finalmente potrà ritrovare la piena efficienza fisica.