
Denti bianchi dopo lo sbiancamento: valutare il risultato
Riviste patinate e social media sono la vetrina prediletta per lo sfoggio di sorrisi lucidi e brillanti, immagini che aumentano il desiderio di avere denti bianchi. Non sempre il risultato è però all’altezza delle aspettative, probabilmente perché le aspettative non sono sempre reali.
In quest’articolo spigheremo perché i risultati di uno sbiancamento dentale professionale possono essere differenti dall’idea di ottenere denti bianchi puri.
Sbiancamento dentale e denti bianchi
Quando si affronta un trattamento di sbiancamento dentale avendo come unico parametro quello dello smalto bianco, si può vivere un sentimento di frustrazione al termine della seduta.
L’odontoiatra si trova dunque a dover gestire dei clienti insoddisfatti che lamentano il fatto che i propri denti siano rimasti dello stesso colore.
Risultati ancora meno evidenti si potrebbero verificare con l’utilizzo di metodi di sbiancamento fai da te.
Quello che è fondamentale sapere, in questi casi, è che il risultato e la possibilità di ottenere denti bianchi non dipendono solo dallo sbiancamento dentale.
Come valutare lo sbiancamento dei denti?
Quando parliamo di sbiancamento dentale professionale intendiamo uno specifico trattamento odontoiatrico che ha l’obiettivo di rimuovere le macchie dei denti dallo smalto.
Le discromie della superficie dello smalto possono comparire a causa di diverse circostanze:
- fumo;
- erosione dello smalto dovute a sostanze acide;
- usura dello smalto.
Rimuovere le macchie non significa necessariamente far diventare i denti bianchi. L’efficacia dello sbiancamento dentale è determinata anche dalle specificità dello smalto, ogni paziente infatti ha uno smalto dentale con caratteristiche specifiche.
Caratteristiche dello smalto dentale
Smalto translucente
Per chi ha lo smalto translucente sarà molto improbabile che a seguito di uno sbiancamento dentale possa ritrovarsi con denti bianchi lucidi. Lo smalto translucente infatti ha la caratteristica di essere translucido e di mettere in evidenza il colore della dentina sottostante.
Smalto opalescente
Lo smalto opalescente, al contrario, è composto da una superficie minerale compatta e opaca che copre completamente la dentina. In questo caso è più probabile che a seguito dello sbiancamento dentale si ottenga un sorriso brillante e denti bianchi.
Ci sono dei parametri specifici che aiutano l’odontoiatra a stabilire il grado di opalescenza o translucenza dello smalto, il parametro principale viene definito: valore dello smalto.
Un valore dello smalto alto è sinonimo di denti bianchi, mentre un valore basso è legato a un colore dei denti tendente al grigio (perché si tratta appunto di smalto translucente che permette di intravedere la dentina sottostante).
Denti bianchi: una valutazione preliminare evita le delusioni
A differenza dei trattamenti fai da te per lo sbiancamento dentale, i trattamenti eseguiti da un professionista sono preceduti da una visita preliminare accurata.
L’odontoiatra, attraverso una strumentazione specifica, può valutare lo stato di partenza dello smalto e definirne anche il valore. In questo modo sarà possibile avere una previsione sui risultati del trattamento, senza false attese.
In caso di smalto translucente al termine del trattamento il paziente avrà un sorriso più luminoso, ma non denti bianchi lucidi.
Con smalto opalescente si avrà un sorriso bianco puro.
Chi non vorrà rassegnarsi alle specificità del proprio smalto, potrà sempre ricorrere a un trattamento di odontoiatria estetica e applicare delle faccette dentali in grado di garantire un sorriso bianco e perfetto.