Farmaci oncologici e osteointegrazione: quale incidenza
L’implantologia registra ormai una percentuale di successi che supera il 95%, ovviamente si tratta di numeri relativi a pazienti sani, ma quali sono le probabilità di successo di un intervento di implantologia in pazienti che assumono farmaci oncologici?
Farmaci oncologici e controindicazioni per l’implantologia
Purtroppo il numero di pazienti sottoposti a trattamenti chemioterapici per la cura di un tumore continua ad aumentare. I farmaci oncologici non sono in grado, ad oggi e nonostante i progressi della ricerca, di agire esclusivamente sulle cellule tumorali. Questa particolare condizione può comportare una tossicità sistemica e una maggiore resistenza ad altri tipi di terapie farmacologiche.
La ricerca oncologica sta puntando a terapie sempre più personalizzate, che possano agire in modo esclusivo sulle cellule tumorali. Queste nuove terapie richiedono periodi di trattamento più lunghi e può capitare che pazienti oncologici abbiano anche la necessità di sottoporsi a interventi di implantologia. Questa nuova tipologia di cura si basa sugli inibitori dell’angiogenesi, ovvero punta a colpire i vasi sanguigni che nutrono il tumore.
Ci si è chiesto dunque in che misura questi nuovi farmaci oncologici possano interferire con la fase di osteointegrazione degli impianti.
La sperimentazione su farmaci oncologici e osteointegrazione
Al momento la ricerca sull’incidenza di farmaci chemioterapici antiangiogenici sull’osteointegrazione è nella fase di sperimentazione sugli animali. Lo scorso febbraio è stato pubblicato sul British Journal of Oral and Maxillofacial Surgery uno studio effettuato su alcuni conigli per testare la correlazione tra chemioterapia mirate e osteointegrazione degli impianti.
La ricerca è stata effettuata su 14 conigli divisi in due gruppi, al primo gruppo è stato somministrato un placebo, mentre il secondo gruppo è stato trattato con farmaci oncologici specifici.
Il trattamento farmacologico è stato somministrato in queste modalità:
- prima dose due giorni prima dell’intervento di implantologia;
- le successive quattro dosi sono state somministrate una volta a settimana per quattro settimane successive all’inserimento degli impianti.
Su ogni coniglio sono stati inseriti degli impianti in titanio.
Per valutare il grado di osteointegrazione i conigli sono stati monitorati con uno tomografo computerizzato e sono stati sottoposti a valutazione istomorfometrica.
Risultati dell’incidenza della chemioterapia sulla osteointegrazione
Da questa prima sperimentazione eseguita sui conigli è emerso che negli animali trattati con farmaci oncologici il processo di osteointegrazione ha subito delle complicazioni.
Ciò in realtà coincide con quanto già noto per i farmaci antitumorali classici, ovvero che abbiano un impatto negativo sulla fase di osteointegrazione degli impianti dentali. Ricordiamo che i trattamenti chemioterapici rappresentano una controindicazione assoluta all’implantologia.