ipoplasia dello smalto

Ipoplasia dello smalto: come intervenire

L‘ipoplasia dello smalto è la patologia per cui si verifica una mancanza parziale o totale dello smalto dentale. In molti casi si verifica in età pediatrica e connota il soggetto per tutto l’arco della vita.

L’origine dell’ipoplasia dello smalto

L’origine dell’ipoplasia dello smalto è da ricercare in una disfunzione della amelogenesi, la fase dell’odontognesi in cui le cellule (ameloblasti) formano lo smalto. Le cause della disfunzione possono essere molteplici, trattandosi di una fase molto delicata dello sviluppo umano. Tra le principali cause dell’ipoplasia ci ipoplasia dello smalto nei bambinisono:

  • fattori ereditari;
  • malnutrizione;
  • malattie esantematiche;
  • particolari terapie farmacologiche;
  • forti eventi traumatici.

In molti casi l’ipoplasia insorge nei bambini, durante la fase di dentizione permanente. La patologia può essere più o meno grave a seconda dei casi, i denti più colpiti da tale disturbo sono i molari e gli incisivi.

Come si manifesta l’ipoplasia dello smalto?

La parte colpita è chiaramente la superficie del dente, quindi anche attraverso un’attenta osservazione dei denti è possibile accorgersi di alcune alterazioni dello smalto.

La superficie che ricopre il dente, in un soggetto affetto da ipoplasia, presenta dei solchi, linee irregolari e formazioni concave. Lo smalto inoltre presenta un colore giallognolo che, nei casi più gravi, può assumere tonalità anche più scure.

Tra gli altri sintomi dell’ipoplasia dello smalto c’è una particolare sensibilità agli stimoli termici, caldo/freddo, a causa di una maggiore esposizione della dentina. Per lo stesso motivo, i soggetti con ipoplasia dentale sono particolarmente predisposti all’insorgere della carie. Il danno allo smalto comporta inoltre una possibile asimmetria dei denti che può dare origine a dei problemi di malocclusione dentale. In ultima analisi c’è da considerare che viene compromessa anche la funzione estetica.

Come si cura l’ipoplasia dello smalto

L’odontoiatra prima di intervenire dovrà valutare l’età del paziente e la gravità dell’ipoplasia. Un professionista competente prediligerà sempre un intervento di carattere conservativo, la superficie del dente infatti può essere recuperata in diversi modi.

La specifica competenza nel campo dell’odontoiatria estetica può garantire diverse soluzioni, perché grazie all’utilizzo di materiali innovativi, come resine e compositi, si può ricostruire lo smalto del paziente con effetti molto soddisfacenti in termini di estetica e funzionalità.

In base al danno arrecato dall’ipoplasia dello smalto, l’odontoiatra può procedere con una faccetta dentale, con un intarsio oppure applicare una corona in ceramica. Nel primo caso si tratta di sottili lamine in ceramica che applicate sulla superficie del dente coprono i danni causati dalla patologia.  Nel secondo caso, l’utilizzo degli intarsi, è per i casi clinici in cui il danno coinvolge una superficie irregolare ed è quindi necessario realizzare degli intarsi in materiale composito per ricostruire la parte. Nel terzo caso, applicato ai casi più gravi, si ricopre l’intero dente con una corona in ceramica per recuperare la funzione masticatoria e estetica.Intarsi dentali

Queste appena descritte sono tutte tecniche mini invasive, frutto della scelta di seguire quella che per noi è l’odontoiatria del futuro: la Soft Dentistry. L’obiettivo è quello di proteggere sempre i denti naturali, anche quanto dono affetti da patologie come l’ipoplasia dello smalto, ricostruendo la parte danneggiata piuttosto che eliminare l’elemento dentale.