numerazione dei denti

Numerazione dei denti e nomenclatura: cosa c’è da sapere

Dall’odontoiatra vi sarà capitato di vedere la vostra cartella clinica e notare dei numeri accanto a ogni intervento, oppure di sentire il dentista riferire all’assistente: “carie sul 17”. S i tratta della convenzionale numerazione dei denti.

Numerazione dei denti: uno standard internazionale

Con quest’articolo vorremmo renderti un po’ più chiaro il linguaggio degli odontoiatri e allo stesso tempo illustrarvi quelli che sono  i termini utilizzati e condivisi anche nel resto del Mondo, che rendono inequivocabile il lavoro dei medici.

Il nome di un dente, che in italiano potrebbe essere “molare superiore sinistro”, avrebbe la necessità di essere tradotto in altre lingue e anche il concetto di destra e sinistra potrebbe portare ad errori. Per cui, per quanto possa sembrare specifico, il nome di un dente potrebbe non essere pienamente comprensibile in studi odontoiatrici al di fuori del nostro Paese.

I diversi sistemi di numerazione dei denti

Un sistema inequivocabile per dare una chiara identità a ogni dente è quello di assegnare un numero a ogni dente. Ci sono tre differenti sistemi di numerazione dei denti:

  • International Standards Organization Designation System, detto comunemente ISO e utilizzato in 99 casi su 100 a livello internazionale;
  • Universal numbering system, utilizzato esclusivamente negli Stati Uniti d’America;
  • Sistema Palmer, usato principalmente in ambito militare.

International Standards Organization Designation System

Si tratta del più diffuso sistema di numerazione dei denti al mondo, ideato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità proprio per fornire all’odontoiatria un parametro univoco.

numrazione dei dentiSi basa su un sistema di numerazione a due cifre, la prima cifra indica il quadrante e la seconda la posizione del dente.

La linea mediana del volto è considerato il punto zero, ossia il punto da cui si inizia a numerare i denti. Seguendo il sistema ISO, dunque, il primo dente è l’incisivo centrale superiore destro, il suo numero è l’11, ossia quadrante 1 e dente 1. Per proseguire la numerazione è sufficiente immaginare la nostra bocca divisa in quattro parti, come se fosse divisa da una croce.

Il sistema ISO, così come lo abbiamo descritto, è valido per la numerazione dei denti permanenti, ma esiste una versione anche per i denti decidui (denti da latte). In questo secondo caso i quadranti vengono indicati con i numeri 5,6,7,8 con soli 5 denti per quadrante.

Universal Numbering System

Si tratta di un sistema di numerazione dei denti utilizzato solo negli Stati Uniti, viene detto anche sistema americano. I denti permanenti sono numerati da 1 a 32, il dente 1 è considerato il terzo molare superiore destro e si prosegue nella numerazione contando verso sinistra.

Anche nel sistema americano rimane valida la suddivisione in quadranti. Per i denti decidui si utilizzano le lettere dell’alfabeto, dalla A alla T.numerazione dei denti internazionale

 

Sistema Palmer

Il sistema Palmer o metodo Zsigmondy, dal suo ideatore, è un sistema di numerazione dei denti ormai in disuso. Veniva utilizzato in ambito militare. Anche in questo caso le arcate dentali vengono divise in quattro quadranti a cui corrispondono i seguenti simboli: ┘└ ┐┌ .

I primi due rappresentano i quadranti superiori e gli altri due simboli quelle inferiori, i denti vengono invece numerati da 1 a 8.  Per i denti decidui si utilizzano i medesimi simboli ma le lettera da A a E.

Conoscere il sistema di numerazione dei denti è utile per comprendere, durante le visite odontoiatriche, qual è il dente indicato dal dentista.