pulizia della protesi

Pulizia della protesi per scongiurare il fallimento implantare

La pulizia della protesi e più in generale una corretta igiene orale è una delle attività quotidiane indispensabili per allungare la vita di un impianto dentale.

Chi ha scelto il nostro centro specializzato per un intervento di implantologia sa benissimo che il nostro nome è garanzia di durata degli impianti dentali e che siamo pronti a rimediare a nostre spese a qualsiasi problema dovesse verificarsi nei primi anni. La garanzia sugli impianti deve essere però supportata principalmente dall’igiene orale, per mantenere la salute della bocca e in essa la salute dell’impianto.

Pulizia della protesi dentale: quali regole seguire

pulizia della protesi implantareDopo un intervento di implantologia l’odontoiatra fornisce al paziente alcune regole per una buona igiene orale domiciliare. Nei casi di implantologia a carico immediato il paziente avrà da subito i suoi nuovi denti fissi, è quindi indispensabile che segua scrupolosamente e da subito le indicazioni del dentista per la pulizia della protesi fissa.

Le regole di base per una corretta pulizia della protesi fissa sono le seguenti:

  • lavare i denti con spazzolino e dentifricio dopo ogni pasto per almeno 3 minuti
  • utilizzare una volta al giorno il filo interdentale superfloss
  • utilizzare lo scovolino per gli spazi interdentali più ampi
  • utilizzare l’idropulsore (particolarmente indicato per le protesi tipo Toronto Bridge
  • sottoporsi a seduta di igiene professionale, detartrasi, ogni 6 mesi.

Lo spazzolino da utilizzare per la pulizia della protesi fissa dovrebbe essere caratterizzato da una testina di piccole dimensioni che possa essere funzionale al raggiungimento di tutte le parti dell’arcata dentale, le setole devono essere morbide così da non graffiare o danneggiare la superficie della protesi e i tessuti peri-implantari; anche il dentifricio, per lo stesso motivo, deve essere poco abrasivo.

La posizione delle setole rispetto all’arcata dentale deve avere un’angolazione di 45 gradi, il movimento deve essere rotatorio con una lieve pressione fino a raggiungere la corona del dente.

Il filo interdentale superfloss è invece consigliato per la pulizia degli spazi interprossimali, quelli tra dente e dente. Il superfloss è caratterizzato da tre parti: l’estremità rigida, il filo spugnoso e quello normale. La parte rigida va inserita nello spazio interdentale dall’esterno verso l’interno della bocca, il filo deve essere trascinato fino a quando la parte spugnosa non si trovi in corrispondenza dell’impianto. A questo punto con la parte spugnosa bisogna formare una “C” attorno alla protesi ed eseguire movimenti verso l’alto, per asportare la placca. Per evitare di danneggiare la gengiva bisogna avere l’accortezza di non muovere il filo avanti e indietro sull’asse orizzontale, come fosse un “seghetto”.  L’irritazione mucosa potrebbe generare l’infiammazione acuta delle gengive (gengivite); l’infiammazione potrebbe irradiarsi in profondità fino a ledere il manicotto fibroso a fibre circolari che sigilla e protegge il tessuto osseo del dente dall’ambiente orale contaminato dai batteri.

Lo scovolino è un altro strumento in grado di garantire una buona pulizia della protesi e in generale dei denti. Per la pulizia della protesi è opportuno scegliere scovolini in materiale plastico o gommoso. Lo scovolino giusto per i nostri denti è quello che riesce a entrare nello spazio tra dente e dente senza provocarci dolore o sanguinamenti.
Una iniziale resistenza nell’inserimento dello scovolino nello spazio interdentale è normale, una volta inserito tra i denti dell’arcata superiore, il movimento da effettuare è dall’alto verso il basso, viceversa nell’arcata inferiore dal basso verso l’alto. Lo scovolino va cambiato ai primi segni di usura.

L’idropulsore è uno strumento utilizzato per la pulizia superficiale dei denti, per frammenti grossolani di cibo incastrati sotto protesi, ed è particolarmente indicato per i pazienti che hanno una protesi Toronto Bridge.
La pulizia può essere effettuata indirizzando il getto con un angolo acuto rispetto alla gengiva, la pressione del getto deve essere mantenuta bassa; un uso improprio associato ad un’alta pressione potrebbe causare una lesione del sigillo mucoso perimplantare.

Quali conseguenze per il paziente che non esegue una costante pulizia della protesi?

Il mancato rispetto di norme d’igiene orale della protesi implantare comporta gravi conseguenze per il paziente, una fra tutte è generare una perimplantite. La perimplantite è un’infezione di origine batterica che inizialmente colpisce la gengiva e poi si estende sull’osso mascellare che è alla base di tutto l’impianto dentale. La perimplantite va a intaccare di fatto il processo di osteoingrazione e la stabilità dell’impianto che nella peggiore può anche cadere e quindi determinare un fallimento implantare.

Così come i denti naturali sono soggetti alla parodontite in caso di scarsa igiene, anche gli impianti possono essere colpiti da perimplantite e cadere. Per mantenere ammaliante il sorriso ritrovato è necessario prendersene cura: non trascurare l’igiene orale perché è l’unico modo per evitare qualsiasi problema agli impianti.