Sindrome di Sjögren: colpisce la bocca, di cosa si tratta?
La sindrome di Sjögren è una malattia autoimmune, si tratta di una patologia infiammatoria cronica che colpisce prevalentemente i soggetti di sesso femminile.
Sindrome di Sjögren e cavo orale
In presenza della sindrome di Sjögren il sistema immunitario attacca le ghiandole esocrine, ossia le ghiandole salivari e lacrimali, distruggendole ed eliminando la loro funzione. Quello che si verifica è che il paziente affetto da tale sindrome riscontra dei problemi di xerostomia, ossia di secchezza della bocca, e di cheratocongiuntivite, secchezza dell’occhio.
I sintomi possono essere lievi oppure il paziente può alternare periodi di stasi a periodi in cui i sintomi diventano più acuti e, in questi casi, è molto probabile che si verifichi anche la tumefazione delle parotidi, ossia le due ghiandole salivari maggiori.
Il meccanismo della sindrome di Sjögren che colpisce l’organismo è quello tipico di tutte le malattie autoimmuni. I linfociti, le cellule che producono gli anticorpi, hanno lo specifico compito di colpire virus e batteri presenti nel nostro corpo. Accade però che alcuni linfociti invece di colpire cellule infette da virus e batteri, colpiscano cellule sane.
Questo è il meccanismo che caratterizza tutte le malattie autoimmuni. In particolare con la sindrome Sjögren i linfociti agiscono sulle ghiandole salivari e lacrimali provocando infiammazioni e danni all’organismo.
Conseguenze odontoiatriche
La presenza della sindrome comporta nei pazienti le seguenti complicazioni dovute principalmente alla ridotta produzione di saliva:
- secchezza delle fauci
- infiammazione delle gengive
- ridotta funzionalità masticatoria
- aumento della probabilità di contrarre la carie
Diagnosi della sindrome di Sjögren
Spesso sono proprio i sintomi odontoiatrici a far nascere il sospetto della presenza della sindrome. Non è facile fare una diagnosi accurata, perché i sintomi sono comuni ad altre patologie e spesso è necessario un approccio multidisciplinare alla patologia (odontoiatra, otorinolaringoiatra, oculista).
Gli accertamenti consistono in test specifici:
- Test di Saxon: misura la produzione di saliva attraverso la masticazione di una piccola spugna;
- Test di Shirmer: misura la produzione di lacrime;
- Ecografia delle ghiandole salivari;
- Scialografia: è la radiografia della ghiandola salivare
Le cause della sindrome di Sjögren
Come spesso accade per le malattie autoimmuni è molto difficile individuare le cause all’origine della patologia. La sindrome di Sjögren può essere dovuta a fattori genetici, virali, a disfunzioni del sistema immunitario. Nonostante non sia tanto conosciuta, è comunque una malattia molto diffusa che colpisce principalmente le donne, soprattutto in fase di menopausa.
Come si cura la sindrome di Sjögren
Pur trattandosi di una malattia cronica, è possibile intervenire con delle terapie che ne riducono gli effetti. Nel caso in cui la sindrome si manifesti in forma lieve, ossia con la secchezza delle fauci, è possibile intervenire con delle soluzioni in spray o in gel che possono sostituire la saliva. In casi più gravi, in cui altri organi sono colpiti, vengono somministrate terapie antinfiammatorie. La tempestività della diagnosi è ovviamente una condizione necessaria per ridurre al minimo le complicanze.