Allergia: si sviluppa anche per i materiali odontoiatrici?
Nella storia clinica di un paziente la presenza di un’allergia è un fattore da tenere in considerazione in previsione di qualunque terapia medica, anche di un trattamento odontoiatrico.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che dal 1960 al 1995 i soggetti affetti da allergia nel Mondo sono passati dal 3% al 30%. Nel corso del 2013 l’OMS ha redatto un elenco delle allergie più diffuse:
- febbre da fieno – 14,8 %;
- asma bronchiale – 8,6%;
- dermatite da contatto – 8,1%.
L’allergia si può manifestare in qualsiasi momento nel corso della vita di un individuo e le reazioni allergiche, in ogni loro manifestazione, più o meno virulenta, non devono mai essere sottovalutate.
Allergia e trattamenti odontoiatrici
Le allergie a seguito di trattamenti odontoiatrici potrebbero essere correlate ai materiali inseriti nel cavo orale che potrebbero causare al paziente delle reazioni allergiche.
L’odontoiatria, come altri settori della medicina, ha introdotto, soprattutto negli ultimi anni, materiali innovativi con caratteristiche di estrema biocompatibilità.
Uno dei metodi per valutare una possibile allergia è il patch test, ossia un test con cui il paziente viene messo a diretto contatto con i materiali standardizzati. Purtroppo il patch test non è sempre una verifica attendibile perché può essere condizionato da falsi positivi o falsi negativi.
Frequenza delle allergie in odontoiatria
Il Dipartimento di protesi e materiali dentali di Lipsia ha condotto uno studio di osservazione sulla frequenza con cui si manifestano le allergie in ambito odontoiatrico, i risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Swiss Dental Journal.
La ricerca ha tenuto conto dei dati clinici raccolti sistematicamente a partire dal 2012 su un campione di pazienti. Attraverso una scheda standardizzata, realizzata appositamente per la ricerca, sono stati raccolte le informazioni relative allo stato della mucosa, disturbi riportati dai pazienti, altri sintomi evidenti.
I risultati della ricerca
Su 86 pazienti coinvolti nella ricerca, con un età media di 63 anni, compresa tra i 24 e gli 86 anni, di cui 83,7% di donne e il 16,3% di uomini si sono manifestate le seguenti condizioni:
- allergia di contatto al nichel
- allergia di contatto al cobalto
entrambe collegate a trattamenti odontoiatrici di sbiancamento dentale o interventi di restauro dentale con compositi.
I sintomi orali dell’allergia da contatto
La presenza di allergia da contatto è stata riscontrata nel 52,4% dei pazienti e si è verificata con un’alterazione dei tessuti della mucosa orale.
- nel 54,5% dei casi stomatite;
- nel 20,5% dei casi lesioni lichenoidi orali.
I pazienti hanno inoltre riportato sintomi di fastidio e bruciore all’interno del cavo orale.
Ridurre al minimo le complicazioni di una reazione allergica
L’odontoiatria continua a introdurre materiali sempre più innovativi e all’avanguardia per ridurre al minimo la possibilità di reazioni allergiche da parte del paziente.
Allo stesso tempo è importante che il paziente riferisca all’odontoiatra eventuali episodi di reazioni allergiche precedenti, per valutare al meglio i materiali da utilizzare durante il trattamento.