anchilosi dei denti

Anchilosi dei denti: cos’è e come si verifica

Parliamo di anchilosi dei denti quando i denti sono intrappolati nell’osso mascellare e non possono compiere il naturale processo di eruzione.

Anchilosi dei denti: come si diagnostica

Caso di un paziente con entrambi i canini inclusi

L’anchilosi dei denti è una patologia odontoiatrica poco frequente, può interessare i denti decidui o la dentatura permanente. Quando uno o più denti tardano a erompere è possibile che sia presente una fusione tra la radice del dente e l’osso mascellare oppure l’assenza del legamento parodontale.

In presenza di una di queste due condizioni cliniche possiamo parlare di anchilosi dei denti.

Le cause dell’anchilosi dei denti

Le principali cause dell’anchilosi dei denti sono tre:

  • cause genetiche;
  • fattori ereditari;
  • come conseguenza di altri tipi di patologie che determinano l’atrofia del legamento parodontale.

In particolare l’atrofia delle cellule del parodonto si può a sua volta verificare per molteplici cause:

  • disfunzioni nel metabolismo;
  • alterazioni dello sviluppo osseo o dei tessuti del dente;
  • gravi infezioni;
  • traumi ai denti.

Come si manifesta l’anchilosi dei denti?

I sintomi più frequenti di un’anchilosi dei denti sono:

  • mal di testa;
  • disfunzione e dolore nella masticazione;
  • dolore alle ossa temporomandibolari.

GnatologiaOltre ai sintomi è anche facile sottoporsi a un’autodiagnosi, infatti in presenza di anchilosi del dente è comune osservare, anche a occhio nudo, il dente inglobato nell’osso mascellare o la sua eruzione solo per una minima parte.

L’autodiagnosi e la sintomatologia devono essere considerati dei campanelli d’allarme, l’azione successiva è prenotare tempestivamente una visita di controllo dal proprio odontoiatra che potrà dare certezza alla diagnosi anche grazie a degli esami diagnostici.

Come si cura l’anchilosi dei denti?

I trattamenti odontoiatrici per risolvere un caso di anchilosi del dente dipendono dalla gravità e dalle condizioni specifiche di ogni caso clinico, tra le tante variabili da considerare c’è anche quella legata all’età del paziente.

Anchilosi di un dente deciduo

Se l’anchilosi interessa un dente deciduo, le possibilità di intervento sono due:

  1. in caso di anchilosi parziale l’odontoiatra potrà optare per una sublussazione-lussazione del dente e poi facilitare l’eruzione applicando un apparecchio ortodontico;
  2. Se l’anchilosi è totale, l’intervento potrebbe essere più complesso e potrebbe essere necessaria l’estrazione del dente compreso nell’osso. Trattandosi di un dente deciduo, si procede all’estrazione per poi permettere la formazione e l’eruzione del corrispettivo dente permanente. Alle volte può essere comunque necessario applicare un trattamento ortodontico sul dente permanente in uscita, per garantire la sua giusta collocazione in arcata.

Trazionamento dente incluso

Anchilosi di un dente permanente

Quando l’anchilosi interessa un dente permanente, la soluzione potrebbe essere un delicato intervento chirurgico, con cui è possibile riposizionare il dente in arcata. Nell’impossibilità di preservare il dente naturale, si procede con l’estrazione del dente per poi procedere con la sostituzione attraverso l’implantologia quando il paziente avrà completato lo sviluppo delle ossa mascellari.