Anziani e implantologia: c’è un’età limite?
Secondo i dati Istat, in Italia, un quarto della popolazione è rappresentato da ultra sessantacinquenni; secondo le proiezioni, nel 2050 gli anziani over 65 saranno 20 milioni di persone, ovvero un terzo della popolazione, di questi, 4 milioni avranno più di 85 anni.
Anziani e riabilitazione orale
L’allungamento delle aspettative di vita comporta cambiamenti sugli stili di vita, le abitudini sociali, ma inevitabilmente è necessario fare i conti anche con i cambiamenti del corpo. L’invecchiamento è infatti associato a una graduale perdita della memoria, dolori articolari, difficoltà nella masticazione e perdita dei denti.
L’insieme di questi fattori, ma in particolare l’edentulia, ha un notevole impatto sulla qualità della vita degli anziani.
La perdita dei denti preclude una vita sociale serena perché il sorriso è compromesso, difficoltà nel linguaggio, problemi nella masticazione e nella deglutizione.
L’implantologia è una soluzione per tutti gli anziani?
In un recente studio pubblicato sul Journal of Oral Rehabilitation viene affrontato il problema dell’invecchiamento dal punto di vista del sistema temporomandibolare, della perdita dei denti e dell’efficacia dell’implantologia come riabilitazione anche in pazienti molto anziani.
Una componente importante, nell’ambito della ricerca, è la funzione del cervello che regola le funzioni del sistema senso-motorio e oro-facciale.
Dalla ricerca è emerso l’importante ruolo dei recettori sensoriali parodontali nell’attivazione degli input sensoriali oro-facciali. Quando si perde un dente, si attivano delle funzioni neuroplastiche che permettono di adattare le attività muscolari della mascella, delle labbra e della lingua alla nuova condizione del cavo orale. Per questo motivo, anche senza un dente, si riesce comunque a masticare, deglutire e parlare.
Con l’avanzare dell’età si registrano però delle disfunzioni del sistema nervoso, l’indebolimento dei muscoli e dei tessuti oro-facciali, con conseguenti disfunzioni senso-motorie.
Anziani e implantologia: i risultati della ricerca
Dai dati emersi dalla ricerca è risultato evidente che l’implantologia, associata anche a riabilitazione senso-motoria, migliora la funzione oro-facciale nelle persone anziane, migliorando la qualità della vita nel suo complesso.
In linea di massima, lì dove non ci siano particolari controindicazioni all’inserimento di impianti dentali, l’implantologia è sempre consigliata, anche nelle persone in età avanzata.
La valutazione del singolo caso clinico rimane comunque l’indicazione da seguire. La prima visita per l’implantologia può stabilire, attraverso le più sofisticate tecniche diagnostiche, qual è lo stato di salute del cavo orale.
L’odontoiatra, dopo la valutazione della storia clinica del paziente e la raccolta dei dati sulla specifica anatomia, potrà procedere con la pianificazione dell’intervento. Grazie all’implantologia con carico immediato, la riabilitazione orale può avvenire nell’arco di sole 24 ore.