Osteoporosi e perdita degli impianti dentali: quali correlazioni

L’osteoporosi è annoverata tra le controindicazioni per l’implantologia, ma cosa accade se l’osteoporosi compare dopo essersi già sottoposti all’inserimento degli impianti dentali con carico immediato?

Osteoporosi e densità ossea

Per sua definizione, l’osteoporosi è una patologia che determina una perdita di resistenza e massa ossea in tutto l’apparato scheletrico, determinando una particolare fragilità causata appunto dalla minore densità ossea.

osteoporosi e implantologiaI pazienti affetti da questo tipo di patologia sono dunque dei soggetti a rischio per fratture e microfratture ossee, tra cui quelle delle ossa mascellari. Ad essere colpite dall’osteoporosi sono in particolare le donne, soprattutto nella fase della menopausa.

I responsabili della scarsa densità ossea sono gli osteoclasti, alla base del processo di riassorbimento osseo. Il riassorbimento osseo interessa anche le ossa temporomandibolari e, in particolare, quando un dente cade si interrompe il processo di continua rigenerazione ossea, l’osso inizia lentamente a perdere densità e spessore.

In pazienti con osteoporosi questo fenomeno è maggiormente accentuato.

Osteoporosi e  implantologia

L’odontoiatria ha sempre posto particolare attenzione alla fragilità ossea, in fase di anamnesi infatti è molto importante condividere con l’odontoiatra la presenza di patologie come l’osteoporosi. La mancanza di densità e spessore osseo può infatti condizionare la buona riuscita dell’implantologia oppure può portare l’odontoiatra a effettuare delle particolari scelte cliniche per l’inserimento degli impianti dentali.

Alcuni recenti studi scientifici si stanno orientando anche sull’incidenza della patologia nel fallimento implantare; in particolare a gennaio 2019 è stata pubblicata sul Journal of Dental Research una ricerca condotta su alcune donne con scarsa densità ossea a cui sono stati inseriti degli impianti dentali.

Il campione di donne è stato suddiviso in due distinti gruppi in base alle condizioni cliniche di partenza:

    • gruppo C con un T-score di ≥-1
    • gruppo O con un T-score ≤-2

implantologiaLe donne, 48 in tutto, 20 appartenenti al gruppo O e 28 al gruppo C, con una media di 67 anni di età, sono state poi sottoposte a un intervento di implantologia. Dopo l’intervento di implantologia, gli impianti inseriti sono stati monitorati per altri cinque anni.

Risultati della ricerca

A distanza di cinque anni, i ricercatori hanno dimostrato che la percentuale di fallimenti implantari nei soggetti affetti da osteoporosi è pari al 4,5% con una maggiore incidenza nelle pazienti del gruppo O. Una percentuale decisamente bassa che dimostra che l’incidenza dell’osteoporosi sistemica sull’implantologia non è da considerarsi un fattore di criticità.

Un’evidenza importante dal punto di vista clinico che permetterà ai soggetti con scarsa densità ossea di avvicinarsi con molta più serenità all’implantologia, ritrovando il piacere di un sorriso naturale senza particolari preoccupazioni.