Endoscopio canalare: un nuovo progresso tecnologico
L’endoscopio canalare è un innovativo strumento utilizzato nell’ambito dei trattamenti endodontici. La tecnologia in campo odontoiatrico ha permesso di superare il binomio dentista/dolore per molti trattamenti e, allo stesso tempo, ha messo in condizione gli odontoiatri di operare con maggior efficacia e precisione.
A cosa serve un endoscopio canalare?
Durante un trattamento endodontico, ossia una terapia canalare, meglio conosciuta come devitalizzazione, non sempre è possibile avere la vista complessiva dei canali radicolari. Il trattamento infatti prevede l’eliminazione della polpa del dente dai vari canali che la ospitano. Alcuni di essi si diramano in modo talmente complesso che è impossibile analizzarli anche con con l’ausilio del microscopio operatorio.
Finora la tecnologia si è limitata a facilitare la diagnosi su canali radicolari regolari, dritti, ma lo scorso dicembre 2018 sul Journal of Endodontics è stato pubblicato uno studio giapponese dedicato alla sperimentazione di una nuova tecnologia, l’endoscopio canalare con fibra ottica integrata di ultima generazione.
Grazie a strumenti odontoiatrici di questo tipo sarà possibile osservare canali radicolari con forme complesse, come quelli presenti in prossimità dell’apice della radice e i canali curvi.
Come funziona l’endoscopio canalare con fibra ottica
L’endoscopio canalare messo a punto dal team giapponese è composto da una sonda che include al suo interno fibre ottiche, una multimodale e altre monomodali, e una lente con indice di gradiente. L’insieme di queste tecnologie permette risoluzioni altissime capaci di rendere visibili particolari dell’anatomia del paziente finora impossibili da raggiungere.
L’endoscopio canalare di nuova generazione è stato testato su diverse tipologie di canali radicolari: dritti, ramificati e curvi. I risultati hanno evidenziato la possibilità di avere delle immagini di una qualità superiore a quelle di un microscopio operatorio.
La fibra ottica ultrasottile permette di visualizzare con precisione e ricchezza di particolari tutta l’area apicale dei canali radicolari, anche in caso di forme molto complesse.
La possibilità di visionare con esattezza lo stato di salute di tutti i canali radicolari permette all’odontoiatra di effettuare diagnosi molto più accurate e precise. In particolare, il nuovo endoscopio canalare, potrà essere uno strumento particolarmente utile nei casi di fallimento della terapia canalare.
Ci sono casi in cui un trattamento endodontico fallisce a causa di batteri annidati in canali radicolari non visibili all’odontoiatra, alle volte perché particolarmente curvi o di forma complessa.
Conoscere nel dettaglio la situazione radicolare permette di evitare le conseguenze più gravi di un trattamento endodontico, ossia la chirurgia apicale o l’estrazione del dente. Individuare l’accumulo di batteri ancora presenti può facilitare una nuova terapia canalare che possa essere mirata alla parte di dente compromessa e capace di raggiungere anche i canali radicolari più complessi.