
Patrimonio genetico e parodontite: i nuovi studi
Da qualche anno la genetica sta rivoluzionando l’approccio alle cure mediche, le terapie diventano sempre più personalizzate e ciò accade anche per l’odontoiatria. Tra tutti, alcuni studi si stanno focalizzando su patrimonio genetico e parodontite.
Patrimonio genetico e parodontite: la malattia può essere ereditaria?
La parodontite è conosciuta in ambito odontoiatrico come quella patologia di origine infiammatoria che distrugge il legamento parodontale fino a causare la possibile caduta del dente.
A differenza della gengivite, infatti, la parodontite comporta l’evidenza clinica del cedimento del parodonto.
I principali responsabili dell’infiammazione sono i batteri, recenti studi hanno però dimostrato una correlazione tra patrimonio genetico e parodontite.
I fattori genetici alla base della malattia parodontale
Le cause che determinano l’insorgere della parodontite sono molteplici, oltre alla presenza di placca e tartaro nel cavo orale, ci sono anche dei fattori di rischio che aumentano la probabilità di contrarre la patologia: come fumo, diabete, terapie farmacologiche.
Ci sono inoltre una serie di fattori genetici che possono portare il soggetto a una maggiore predisposizione alla patologia e alla sua progressione nel tempo.
La correlazione tra patrimonio genetico e parodontite è dovuta non a una singola variazione del gene, ma a una serie di polimorfismi. I geni interessati sono quelli coinvolti nelle risposte immunitarie, in particolare all’azione delle interleuchine.
Le interleuchine sono proteine prodotte dai globuli bianchi durante la risposta immunitaria, l’eccessiva produzione di interleuchine durante lo stato infiammatorio della parodontite comporta l’attivazione degli osteoclasti, alla base di un più veloce e progressivo riassorbimento osseo.
I soggetti che presentano questo tipo di polimorfismo hanno dunque più probabilità di ammalarsi di parodontite e che l’evoluzione della stessa sia molto rapida. Non solo, è probabile che questi stessi soggetti possano incorrere anche nella perimplantite che si manifesta quando ad essere attaccati dall’infezione non sono i denti naturali ma appunto gli impianti dentali.
Le nuove prospettive di cura nate dalla ricerca su patrimonio genetico e parodontite
La malattia parodontale è considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come una patologia ad alto impatto sociale. I recenti studi sulla predisposizione genetica permettono di individuare nuovi strumenti diagnostici e piani terapeutici personalizzati.
Oltre a esami tradizionali in cui è possibile individuare la natura della carica batterica del cavo orale, sarà possibile effettuare test genetici anche in campo odontoiatrico per stabilire la terapia migliore, valutare la sua efficacia e prevenire stadi evolutivi della parodontite.