estrazione di un dente infetto bologna

Estrazione di un dente infetto: ripercussioni sull’impianto

Quando l’estrazione di un dente infetto o fratturato è indispensabile, si potrebbe pensare a un intervento di implantologia post estrattiva, ma per la buona riuscita della chirurgia è importante considerare la situazione del sito implantare dopo l’estrazione.

Estrazione di un dente infetto: come potrebbe impattare sul futuro impianto

estrazione di un dente infetto

In un intervento di implantologia post estrattiva è fondamentale valutare le condizioni del paziente per evitare che l’infezione del dente estratto possa intaccare l’impianto dentale che sarà inserito successivamente.

Quello che potrebbe accadere infatti è che la presenza di una infezione nel sito di estrazione possa avere delle ripercussioni sull’impianto dentale successivo.

A questo proposito la letteratura scientifica riporta dei casi clinici con delle evidenze contrastanti rispetto al successo o fallimento di un impianto in seguito all’estrazione di un dente infetto con lesioni apicali. Una lesione apicale è un’area vicina all’estremità della radice del dente che si infetta a seguito della presenza di una patologia acuta.

I dati di una ricerca, pubblicati sul Journal of Endodontics, hanno evidenziato come lo stato dei denti prima della loro estrazione potessero avere degli effetti sull’intervento implantare successivo.

I casi clinici analizzati

Per lo studio sono stati analizzate le informazioni contenute nelle cartelle cliniche di 596 pazienti svedesi che si sono sottoposti a intervento implantare, per un totale di 2367 impianti inseriti.

I ricercatori hanno suddiviso i pazienti in base alla patologia che ha causato la necessaria estrazione del dente infetto:

  • parodontite;
  • carie e/o frattura della radice;
  • trauma;
  • insieme di più cause.

Allo stesso modo hanno proceduto alla classificazione della fase di inserimento dell’impianto:

  • inserimento a meno di 7 giorni dall’estrazione;
  • inserimento nelle 1-7 settimane dall’estrazione;
  • inserimento tra le 16-51 settimane dall’estrazione;
  • inserimento dopo 52 settimane dall’estrazione;

A queste informazioni sono stati aggiunti i dati relativi a:

  • stato del dente al momento dell’estrazione;
  • terapia antibiotica somministrata;
  • perdita o successo dell’impianto;
  • presenza di perimplantite.

Incidenza dell’estrazione di un dente infetto sull’impianto dentale

implantologia post estrattiva

I risultati della ricerca hanno evidenziato che per il 64% dei pazienti l’estrazione del dente si è resa necessaria a causa della carie e di questi nel 51% dei casi i denti estratti erano già stati sottoposti a una terapia canalare.

In presenza di una lesione apicale, non è stata rilevata la possibilità di un intervento di implantologia post estrattiva.

Altre analisi hanno reso evidente la correlazione tra estrazione del dente infetto a causa della parodontite e contrazione di una perimplantite sull’impianto dentale inserito successivamente e la perdita precoce dell’impianto dentale su denti estratti a causa di un insieme di patologie.

La corretta pianificazione dell’intervento di implantologia post estrattiva può ridurre al minimo qualunque tipo di complicazione legata a patologie precedenti.

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