Sostituzione di un dente singolo: la scelta dell’implatologia
La sostituzione di un dente singolo non è una condizione da trascurare. Quando si perde un solo dente si è portati a minimizzare la questione, rimandando la visita odontoiatrica a data da destinarsi.
Un solo dente caduto può creare un disagio dal punto di vista estetico, ma può anche creare problemi dal punto di vista funzionale.
Sostituzione di un dente singolo: le soluzioni
Si pensa, erroneamente, che l’implantologia possa risolvere i problemi di chi ha perso tutti i denti o comunque un numero importante di elementi. Pochi sono a conoscenza del fatto che l’implantologia può sostituire anche un dente singolo, soprattutto nella condizione clinica di un paziente con denti adiacenti sani.
L’alternativa per la sostituzione di un dente singolo è l’utilizzo di una protesi ponte a tre elementi, ma questo potrebbe comportare la compromissione di altri due denti.
I vantaggi dunque della sostituzione di un dente singolo con l’implantologia rispetto al ponte sono:
- nessuna necessità di coinvolgere denti naturali come denti pilastro;
- maggiore facilità di pulire la protesi e le superfici interprossimali;
- mantenimento dell’osso del dente mancante.
Durata della corona per l’implantologia su dente singolo
Una recente ricerca, pubblicata su Clinical Oral Implant Research, ha analizzato la durata della corona per la sostituzione di un dente singolo nell’arco temporale di 15 anni.
Lo studio ha preso in considerazione tutti i pazienti della Clinic for Prosthodontics, Centre of Dental Specialist Care, Malmö – Svezia su cui è stato effettuato un intervento di implantologia su dente singolo.
Sono stati considerati i seguenti parametri:
- fallimento degli impianti e protesi;
- frattura/scheggiatura della ceramica;
- perdita della corona;
- fallimento della corona/frattura;
- allentamento/perdita/frattura e fallimento della vite implantare.
Qualsiasi evento abbia portato alla rimozione o alla sostituzione della corona è stato annoverato come fallimento implantare.
Risultati della ricerca
Il campione di pazienti ha incluso 438 pazienti con 567 corone su impianto singolo.
Di questi 37 pazienti hanno avuto un fallimento implantare e 54 corone sono state oggetto di fallimento. Oltre a 12 casi in cui il fallimento della corona è correlato a motivi estetici, il resto dei fallimenti è stato dovuto a:
- mobilità della corona;
- frattura della corona;
- passaggio ad altri impianti.
Nei pazienti più giovani è emerso un dato significativo, ossia una maggiore frequenza della frattura della corona, in particolare le corone mascellari e quelle avvitate.
Nel complesso, a distanza di 15 anni, solo il 9,5 % delle corone è andato incontro a fallimento. Si tratta di studi che necessitano di ulteriori dati di conferma, ma si tratta comunque di percentuali molto incoraggianti.
La pianificazione dell’intervento di implantologia per la sostituzione di un dente singolo, rimane un punto di riferimento importante per la valutazione del carico masticatorio e la previsione di altre variabili che potrebbero causare un fallimento implantare.