Fumo e impianti dentali: devo per forza smettere?

In Italia il 21% della popolazione appartiene alla categoria dei fumatori (fonte: Istituto Superiore di Sanità), quindi circa una persona su cinque fuma regolarmente. Se fai parte di questa categoria e intendi affidarti all’implantologia, è bene che tu sappia che per sottoporti a un intervento del genere, il più delle volte devi assolutamente smettere di fumare o, quantomeno, ridurre notevolmente il consumo di sigarette. In realtà, sebbene il fumo sia nocivo sotto tanti punti di vista, esiste una soluzione in grado di ridurre i rischi associati al fumo per chi proprio non riesce a smettere: la soft implantology. 

Un buon intervento dipende dall’osteointegrazione

L’implantologia dentale è una tecnica odontoiatrica che prevede l’inserimento di impianti dentali (viti in titanio) su cui vengono fissate le protesi e che formano la dentatura artificiale. Sempre più pazienti decidono di ricorrere all’implantologia per godere di una serie di vantaggi quali la durata, la praticità o la velocità dell’intervento, che sicuramente daranno più sicurezza e comodità al portatore; tutto questo, però, non sarebbe possibile senza il fenomeno dell’osteointegrazione, che indica la proprietà dell’osso mascellare di integrarsi e unirsi all’impianto artificiale rendendolo, quindi, un tutt’uno con il nostro organismo.osteointegrazione

La relazione tra il fumo e gli impianti dentali

L’osteointegrazione è fondamentale per gli impianti dentali ma essa è messa a dura prova dal fumo. Un paziente fumatore, se portatore di impianti, fumando danneggia quotidianamente il contatto che si crea tra l’osso mascellare e la vite in titanio; per questo i medici consigliano di smettere di fumare o quantomeno di ridurre drasticamente l’abitudine del fumo. Molti studi, infatti, evidenziano la stretta relazione tra il fumo e il fallimento dell’intervento di implantologia che, altrimenti, avrebbero potuto portare a risultati diversi.

Il fumo inibisce l’osteointegrazione poiché intacca il tessuto osseo alterando la corretta circolazione del sangue; in altri termini, causa una diminuzione dell’apporto di sangue nella zona in cui è presente l’impianto. Impedendo la formazione dell’osso attorno alla vite, non si crea la stabilità necessaria per rendere duraturo l’impianto. In questo caso si parlerebbe di fallimento dell’intervento di implantologia anche se sarebbe più corretto parlare del mancato rispetto delle avvertenze fornite al paziente dall’odontoiatra.

Il fumo, inoltre, rende i portatori di impianti più deboli e vulnerabili, quindi più inclini a contrarre infezioni (come la parodontite) subito dopo l’intervento, con tempi di recupero e guarigione naturalmente più elevati rispetto a un non fumatore. La soft implantology, ideata dagli studi Cirulli, prevede il ricorso a protocolli che evitano l’apertura della  gengiva e, quindi, garantiscono una maggiore protezione delle zone vulnerabili.

In conclusione, sono ben noti i rischi del fumo e le sue ripercussioni sulla nostra salute orale ma, se ti stai per sottoporre ad un intervento di implantologia, continuando a fumare rischi di inibire l’osteointegrazione e di perdere l’impianto appena posizionato. Quindi, ti consigliamo di smettere o, se proprio non riesci a farlo, di affidarti a tecniche non invasive come la soft implantology che non possono eliminare il rischio di perdita dell’impianto ma possono quantomeno ridurlo.