
Ortopanoramica, TAC ed esposizione alle radiazioni: cosa c’è da sapere
L’ortopanoramica è l’esame radiologico più frequentemente richiesto in odontoiatria. Grazie alla diagnostica per immagini, infatti, l’odontoiatra può diagnosticare molti dei problemi che possono incidere sulla salute della nostra bocca.
L’ortopanoramica permette di:
- avere un’immagine dettagliata di entrambe le arcate dentarie comprensive di mandibola e mascella (individuando per esempio casi di denti ritenuti);
- esaminare in maniera approfondita lo stato dei denti valutando la presenza di eventuali carie nascoste;
- verificare la condizione dei tessuti che sostengono il dente (gengive, osso alveolare, legamento parodontale);
- nel caso di implantologia a carico immediato permette inoltre di conoscere la posizione e l’ampiezza dei seni paranasali e la posizione dei forami mentonieri, fondamentale per assicurare la fattibilità dello stesso.
Una serie di utilità, di fatto, che concorrono a coadiuvare l’odontoiatra nella scelta della terapia più corretta.
Oltre alle ortopanoramiche, ci avvaliamo della TAC le cui immagini 3D sono di grande aiuto nella fase di progettazione pre-implantare. In particolare, ci avvaliamo della TAC Cone Beam che ha un basso dosaggio di radiazioni.
Alla prescrizione di una panoramica dentale o di una TAC in alcuni pazienti sorge il dubbio della nocività delle radiazioni ionizzanti (Raggi X).
Proviamo a dissolvere questo dubbio confrontando la quantità di radiazioni assorbita durante una radiografia o TAC con tutta una serie di radiazioni che ci colpiscono nello svolgimento di semplici attività quotidiane.
Ognuno di noi è quotidianamente esposto a diversi tipi di radiazioni, il nostro stesso corpo produce radiazioni. L’ambiente circostante può esporci a una quantità di radiazioni.
L’esposizione al radon, il gas radioattivo presente nell’aria a causa dal decadimento dell’uranio presente nelle rocce, nel suolo e nei materiali da costruzione rappresenta per esempio un rischio significativo per la salute della popolazione esposta.
Dati alla mano, l’esposizione ai raggi ionizzanti di un’ortopanoramica è circa un centesimo di quelle assorbite in un anno tramite l’aria.
Inoltre, la TC Cone Beam emette delle radiazioni il cui dosaggio è simile (spesso inferiore) a quello che si assume in un viaggio aereo tra Italia e Giappone. Si tratta di radiazioni cosmiche, provenienti dallo spazio, che hanno maggiore intensità a quote maggiori.
È ovvio che non si può e non si deve esporre il corpo ad inutili radiazioni. È per questo che il medico specialista garantirà al paziente l’esposizione alla minor dose possibile di radiazioni.