paziente iperteso

Paziente iperteso e terapie odontoiatriche

Il paziente iperteso presenta una situazione clinica per cui la pressione del sangue nelle arterie è molto elevata, con un maggiore sforzo del cuore. L’ipertensione rappresenta un importante fattore di rischio per i pazienti che devono sottoporsi a particolari terapie odontoiatriche.

L’ipertensione può interessare sia la pressione minima che la pressione massima oppure entrambe, si parla di:

  • ipertensione arteriosa sistolica quando è la pressione massima ad avere un aumento;
  • ipertensione diastolica quanto l’alterazione interessa la pressione minima;
  • ipertensione sisto-diastolica quando sia la minima che la massima presentano delle alterazioni.

Il paziente iperteso ha dunque maggiore probabilità di contrarre patologie cardiovascolari o di avere complicazioni in seguito ad altre patologie.

Il paziente iperteso e le terapie odontoiatriche

Nel nostro centro odontoiatrico, l’approccio che seguiamo con un paziente alla prima visita è quello del dialogo. Un incontro tra paziente iperteso implantologiapaziente e odontoiatra permette innanzitutto di stabilire un fondamentale rapporto di fiducia prima di intraprendere qualunque tipo di terapia.

In questa fase è importante che il paziente non ometta alcuna informazione rispetto al suo stato di salute, se il paziente è già a conoscenza della sua condizione di iperteso, dovrà comunicarlo all’odontoiatra che provvederà a pianificare le terapie odontoiatriche in base alla specifica situazione clinica.

Viceversa, se l’odontoiatra dall’anamnesi del paziente ha il sospetto della presenza di ipertensione come fattore di rischio, provvederà a prescrivere una serie di accertamenti prima dell’intervento.

Come incide l’ipertensione sulle cure odontoiatriche?

Il paziente iperteso, per tutelare la sua salute, deve necessariamente tenere sotto controllo la pressione arteriosa e questo comporta l’assunzione di farmaci. Alcune terapie farmacologiche per la cura dell’ipertensione possono avere delle conseguenze sul cavo orale:

  • maggiore probabilità dell’insorggengive nere causeere di gengiviti;
  • alterazione del ph salivare;
  • riduzione della salivazione e bocca secca.

Un paziente iperteso inoltre potrebbe assumere dei farmaci anticoagulanti, in queste circostanze è bene valutare qualunque tipo di intervento chirurgico.

Ricordiamo comunque che la pressione alta è un fattore di rischio, ma non rappresenta di per sé un impedimento ai trattamenti odontoiatrici. Vediamo quali accorgimenti sono necessari.

Estrazione del dente nel caso di un paziente iperteso

L’estrazione potrebbe sembrare un intervento banale, ma se il paziente assume dei farmaci anticoagualanti ci potrebbero essere delle complicanze.

La moderna odontoiatria è decisamente meno invasiva di dieci anni fa e il sanguinamento è veramente ridotto al minimo. Tuttavia, se il paziente assume degli anticoagulanti è importante mettere in atto delle precauzioni.

L’odontoiatra provvederà a valutare lo specifico caso clinico prima di pianificare l’intervento.

Implantologia per il paziente iperteso

L’ipertensione rappresenta un fattore di rischio anche per l’implantologia. In questo caso, oltre a valutare l’assunzione di farmaci anticoagulanti, verrà posta un’attenzione maggiore nella fase dell’anestesia, magari optando per la sedazione cosciente.

Il controllo e il monitoraggio della pressione del paziente è uno dei tanti piccoli accorgimenti necessari prima di procedere a particolari interventi odontoiatrici.

L’attenzione alla storia clinica del paziente è un elemento essenziale nell’insieme di competenze che dovrebbe avere un buon odontoiatra.