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Tempi di coagulazione nella chirurgia orale

I tempi di coagulazione a seguito di un intervento chirurgico variano da soggetto a soggetto, ma esistono delle condizioni, anche nella chirurgia orale, che possono facilitare il processo di coagulazione.

I fattori che incidono sui tempi di coagulazione

A seguito di un intervento di chirurgia orale, ad esempio l’estrazione di un dente, la fase di sanguinamento continuo potrebbe durare dalle 8 alle 12 ore successive. Questo tipo di emorragia è una delle complicanze più frequenti di un intervento post-estrattivo, infatti la frequenza si attesta intorno al 26%.

Nei pazienti in cui si presenta un’emorragia continua c’è certamente un problema di coagulazione.

A incidere sui tempi di coagulazione è il  fattore tessutale extravascolare, TF, che viene rilasciato dai tessuti danneggiati. Il TF innesca il processo di coagulazione, ma non è l’unico fattore che ne determina le tempistiche.

Sui tempi di coagulazione incidono infatti altri due importanti elementi:

In particolare la saliva contiene il TF e partecipa al processo di coagulazione essendo a contatto diretto con la ferita.

Saliva e tempi di coagulazione

Per stabilire quanto il TF della saliva possa incidere sulla coagulazione, è stata effettuata una ricerca, pubblicata di recente su Research and Practice in Thrombosis and Haemostasis.sanguinamento delle gengive

Lo studio ha dimostrato l’incidenza del TF salivare sui tempi di sanguinamento a seguito di un intervento di chirurgia orale.

I ricercatori hanno raccolto dei campioni di saliva da soggetti sani in tre differenti tempi nell’arco di un’intera giornata: mattinata, pomeriggio e sera.

Dall’analisi dei tre campioni di saliva per ogni soggetto sottoposto a raccolta è emerso che nel campione della mattina la presenza del fattore tessutale extravascolare è maggiore rispetto ad altri momenti della giornata.

Per questo motivo si è rafforzata l’ipotesi che effettuando un intervento chirurgico al mattino, i tempi di coagulazione sono molto più veloci.

In effetti, pensando anche all’esperienza personale, dovendo pianificare un intervento di chirurgia orale, come potrebbe essere l’estrazione di un dente, l’odontoiatra è particolarmente propenso a fissarlo nell’arco della mattinata, anche per gestire l’insorgere di eventuali complicazioni.

Prospettive future

Lo studio della componente salivare e in particolare lo studio del microbiota orale potrebbe apportare un valore aggiunto ai trattamenti odontoiatrici. In questo caso, l’analisi del microbiota orale prima di un intervento di chirurgia orale potrebbe aiutare l’odontoiatra a prevenire tempi di coagulazione troppo lunghi.

Sono ricerche che necessitano di ulteriori approfondimenti, ma evitare un’emorragia grazie al monitoraggio del TF salivare potrebbe essere uno dei tanti strumenti di prevenzione e pianificazione odontoiatrica capaci di ridurre l’impatto traumatico del paziente.