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Uso prolungato del ciuccio e danni ai denti

L’uso prolungato del ciuccio o del biberon può essere una comodità per le mamme, ma può allo stesso tempo rappresentare una problematicità per la salute del bambino.

Uso prolungato del ciuccio: cosa comporta

Molti pediatri consigliano di eliminare gradualmente l’utilizzo del ciuccio e del biberon dopo il compimento del primo anno di età e al massimo entro i 18 mesi. Ci sono però bambini che fanno un uso prolungato del ciuccio, fino o oltre i 3 anni di età.

Il palato e le arcate dentali del bambino sono, in questa fascia d’età, ancora in via di sviluppo, quindi la suzione e la presenza del ciuccio modellano di fatto la struttura ossea in un modo non corretto.

 

Ricorda: il ciuccio è un corpo estraneo che si interpone tra la lingua e il palato del bambino.

La lingua, poggiando sul palato, ha la funzione, nella fase di crescita del bambino, di ampliare il palato per permettere una corretta corrispondenza tra arcata superiore e arcata inferiore.

L’uso prolungato del ciuccio ostacola il corretto sviluppo del palato, che potrebbe non allargarsi quanto necessario; il risultato sarà un’arcata superiore più stretta dell’arcata inferiore.

L’arcata superiore inoltre, con l’uso prolungato del ciuccio, si allunga. In tale circostanza, guardando il bambino di profilo diventa visibile, anche a occhio nudo, una sporgenza dei denti superiori rispetto ai denti inferiori.

I punti di contatto tra le due arcate risulteranno così non corretti, infatti accade che, mentre c’è corrispondenza tra i denti posteriori, i denti anteriori delle due arcate rimangono distanti tra loro.

Come correggere i difetti di un uso prolungato del ciuccio

uso prolungato del ciuccio danniIntervenendo per tempo, ossia tra i 12 e i 18 mesi di età, i piccoli difetti dovuti alla suzione prolungata di ciuccio, biberon o dito, possono normalizzarsi senza specifiche terapie. In età più avanzata invece è necessario intervenire con specifiche terapie odontoiatriche.

Le conseguenze per il bambino non sono solo di carattere estetico, ci sono infatti conseguenze funzionali che incidono sulla deglutizione, sulla fonazione, sulla masticazione, sulla respirazione e sull’intero sviluppo scheletrico.

La terapia adeguata per correggere palato, arcate e posizione dei denti è l’ortodonzia.

L’applicazione di un apparecchio ortodontico permette di ripristinare il corretto allineamento tra le due arcate. Le forze di trazione messe in atto dall’apparecchio permettono di ripristinare le corrette funzionalità di palato, mandibola e mascella. Nell’età dello sviluppo l’ortodonzia è particolarmente efficace perché le strutture ossee non sono completamente stabilizzate e gli spostamenti avvengono con più facilità.

I bambini che presentano anche una postura patologica della lingua, dovuta all’uso prolungato del ciuccio, potrebbero aver bisogno di una rieducazione attraverso una terapia specifica dal logopedista.

Quando eventuali difetti dovuti a un uso prolungato del ciuccio non sono così evidenti, è fondamentale che un buon pediatra sappia indirizzare i genitori verso una visita specialistica dall’odontoiatra.