Apnee ostruttive del sonno: trattamenti odontoiatrici
Le apnee ostruttive del sonno sono molto frequenti, si tratta infatti di una patologia diffusa, esistono dei dispositivi odontoiatrici che aiutano a gestire il problema, diminuendo il numero di episodi di apnea nel sonno e migliorando la qualità della vita dei pazienti.
L’approccio odontoiatrico ai pazienti affetti da apnea ostruttiva del sonno
Soffrire di apnea ostruttiva del sonno significa avere una serie di conseguenze sulla salute dell’organismo. L’apnea durante il sonno infatti può comportare:
- problemi cardiovascolari;
- sonnolenza diurna;
- spossatezza e dolori articolari.
Esistono oggi dei dispositivi odontoiatrici che possono ridurre le apnee ostruttive del sonno. Si tratta di dispositivi in grado di stabilizzare le prime vie aree ed evitare il collasso della faringe, condizione che porta all’apnea notturna.
Il trattamento odontoiatrico prevede l’inserimento del dispositivo durante la fase del sonno, la sua azione è quella di riportare nella loro corretta posizione: mandibola, lingua e ampliare il diametro delle prime vie aeree.
I dispositivi odontoiatrici per il trattamento delle apnee ostruttive del sonno
In odontoiatria, fino a qualche tempo addietro, esistevano due principali tipologie di dispositivi per la riduzione delle apnee notturne:
- dispositivi odontoiatrici per l’avanzamento mandibolare (MAD);
- dispositivi odontoiatrici di ritenzione della lingua (TRD).
Dispositivi di avanzamento mandibolare
I dispositivi odontoiatrici per l’avanzamento mandibolare agiscono con la finalità di far avanzare la mandibola e portarla verso il basso. Per esercitare tale forza di trazione, il dispositivo odontoiatrico viene ancorato ai denti.
Dispositivi odontoiatrici di ritenzione della lingua
I dispositivi per la ritenzione della lingua sono invece dispositivi odontoiatrici in acrilico morbido che agiscono sulla lingua con un effetto ventosa. Un bulbo di materiale elastico garantisce la protusione della lingua nella fase del sonno aumentando inoltre il diametro delle prime vie aeree. C’è da aggiungere che questo tipo di dispositivi sono poco tollerati dai pazienti.
Nel tempo i dispositivi odontoiatrici per il trattamento delle apnee ostruttive del sonno hanno subito dei miglioramenti, in particolare il dispositivo monoblocco è stato sostituito da dispositivi che permettevano più mobilità della mandibola e che potessero essere modulabili.
Tutte le evoluzioni odontoiatriche hanno sempre avuto l’obiettivo di garantire al paziente il massimo comfort e la minima invasività. Gli spessori dei dispositivi si sono notevolmente ridotti e si utilizzano materiali estremamente biocompatibili.
In quali condizioni è sconsigliato l’utilizzo di dispositivi odontoiatrici
Esistono delle condizioni cliniche per cui alcuni pazienti che soffrono di apnee ostruttive del sonno non possono ricorrere ai dispositivi odontoiatrici, in particolare quelli che agiscono sulla mandibola. Le controindicazioni riguardano i seguenti casi clinici:
- disturbi temporomandibolari;
- mobilità dei denti;
- carie profonde non curate;
- parodontite.
In presenza di queste condizioni cliniche non è possibile applicare il dispositivo perché non ci sarebbero le condizioni per un corretto ancoraggio del dispositivo ai denti. Prima di sottoporsi a un trattamento per la riduzione delle apnee ostruttive del sonno è importante curare eventuali patologie in atto.