Edentulia dell’arcata superiore: impianti nel seno mascellare
L’edentulia dell’arcata superiore potrebbe comportare delle difficoltà per un intervento di implantologia a causa della cavità del seno mascellare e al riassorbimento osseo.
Edentulia dell’arcata superiore: tecniche di implantologia
Quando un caso clinico presenta l’edentulia dell’arcata superiore con poco spessore osseo per l’inserimento degli impianti, l’implantologo può avvalersi di diverse soluzioni:
- inserimento di impianti più corti;
- inserimento di impianti con una particolare inclinazione;
- rialzo del seno mascellare.
La tecnica del rialzo del seno mascellare prevede, per compensare la mancanza di osso, l’inserimento di nuova componente ossea che può avere diverse origini: umana, animale o sintetica.
Procedendo al riempimento della cavità nasale è fondamentale mantenere l’integrità della membrana Schneider, tessuto di cui il seno mascellare è rivestito.
La perforazione della membrana resta infatti una delle complicanze più comuni nel rialzo del seno mascellare, anche se complessivamente l’impatto sul successo dell’implantologia non sembra essere particolarmente rilevante.
Percentuali di successo dell’intervento di rialzo
L’edentulia dell’arcata superiore ha da sempre rappresentato una sfida per l’implantologia. Le nuove tecniche di rialzo del seno mascellare hanno l’obiettivo di preservare l’integrità della membrana sinusale e, al contempo, ridurre il trauma causato dall’intervento.
Le nuove tecniche di rialzo del seno mascellare hanno dunque un impatto poco invasivo per il paziente e riducono le complicanze sia in fase di intervento che nella fase post operatoria.
In un recente studio pubblicato sull’International Journal of Implant Dentistry di febbraio 2019 è stato valutato l’inserimento di impianti nel seno mascellare, senza tecniche rigenerative e la correlazione con eventuali complicanze e successo implantare.
I risultati hanno evidenziato un successo del 95,6 % dei casi su oltre 400 presi a campione in un periodo di osservazione di 52 mesi.
La presenza di febbre è la complicanza clinica più comune, a seguire l’ispessimento della membrana di Schneider.
Evitare la perforazione della membrana aiuta a garantire il corretto coagulo di sangue e una migliore rigenerazione ossea. La lacerazione della membrana di Schneider infatti può dare origine a infezioni e al conseguente fallimento implantare. La profondità della perforazione della membrana è direttamente proporzionale alla gravità delle complicanze e alla sopravvivenza degli impianti.
Recuperare l’edentulia dell’arcata superiore
Le nuove tecniche odontoiatriche permettono di intervenire su casi clinici complessi garantendo al paziente trattamenti poco invasivi che riducono il dolore in fase chirurgica e nel post intervento.
L’atrofia ossea nei casi di edentulia dell’arcata superiore non rappresentano necessariamente la rinuncia all’implantologia a carico immediato. Scegliere un centro odontoiatrico all’avanguardia, con professionisti competenti e costantemente aggiornati, permette di trovare una soluzione anche a casi clinici apparentemente impossibili da trattare.